Undici Curiosità sul Marketing

Immediatamente riconoscibili, presenti globalmente e famosi non solo per i loro prodotti, ma anche per il modo eclatante in cui li hanno pubblicizzati nel tempo. Stiamo parlando di 11 brand che hanno fatto la storia del marketing, anche grazie a retroscena davvero particolari. Scopriamoli insieme per coglierne le strategie di successo!

1. Apple

Nelle pubblicità della Apple, sul sito ufficiale e nelle presentazioni, gli orologi dei loro prodotti sono sempre fermi alle 9:41. Come mai?

La tradizione è nata nel 2007, durante il primo lancio dell’iPhone. Dopo 40 minuti dall’inizio della presentazione, quando tutti ormai pensavano fosse finita, Steve Jobs tirò fuori il coniglio dal cilindro. L’imprenditore manda in onda le foto dell’iPhone con l’orologio fermo alle 9:41, in modo che l’ora coincidesse con quella reale della conferenza. Da quel momento, la Apple ha sempre mantenuto l’ora dei suoi device ferma alle 9:41, come best practice per il marketing e come omaggio al genio di Jobs.

2. Adidas e Puma

Pochissimi sanno che i fondatori dei famosi brand erano due fratelli tedeschi, al secolo Adolf e Rudolf Dassler. Negli anni ’20 avviarono insieme il loro progetto di calzature fino a quando Rudolf, accusato di far parte delle SS, litigò con il fratello separandosene.

Adolf Dassler, chiamato da tutti Adi, decise di troncare i rapporti con Rudolf e di fondare la propria azienda, l’Adidas appunto, nome ottenuto unendo il suo soprannome al suo cognome.
Rudolf invece fondò la Puma, che è poi rimasta, fino a qualche anno, fa in mano alla sua famiglia. Negli anni i due fratelli investirono moltissimo denaro in enormi campagne pubblicitarie con l’intento di distruggersi a vicenda.

Una pratica ancora oggi perseguita da molte imprese, che progettano campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni orientate più a superare in visibilità la concorrenza che non alla vendita in sé. Una tecnica di marketing da replicare? Noi di MeRcomm suggeriamo soluzioni più funzionali per conquistare il mercato!

3. Coca Cola

Tutti conoscono, attraverso la storica pubblicità, la storia di John Pemberton, che inventò la Coca Cola come farmaco per il mal di testa. Il prodotto ebbe subito un enorme successo, anche grazie al prezzo. Era infatti venduta come bevanda da asporto a soli 5 centesimi al bicchiere.

Pemberton, però, non si era reso conto di aver creato una vera e propria miniera d’oro e, dopo poco tempo, vendette le sue quote societarie.

Cosa c’è di curioso in questo? Ad oggi “Coca Cola” è la seconda parola più usata al mondo, dopo il più comune e non brandizzato “ok”.

4. Lacoste

Jean René Lacoste era un famosissimo tennista parigino degli anni ’20. Dopo una vittoria, venne premiato con una valigia di pelle di coccodrillo, in omaggio al soprannome che si era conquistato sul campo da tennis.

Lacoste apprezzò così tanto questo appellativo da farsi ricamare un coccodrillo su tutte le sue t-shirt, dando vita al brand Lacoste. Una sorta di brand identity ante litteram.

5. Fanta

La quinta curiosità sul marketing vi chiederà uno sforzo di fantasia, per immaginare una Fanta che… non sa di aranciata!

Quando salì al potere, Adolf Hitler vietò l’importazione della Coca Cola per via delle alleanze politiche e militari. Max Keith, principale imbottigliatore della Coca Cola, nel 1940 creò così la Fanta per mantenere intatta la fetta di mercato che gli garantiva la bevanda statunitense.

Durante il conflitto, però, gli ingredienti scarseggiavano, soprattutto le arance, e la Fanta si otteneva dalla lavorazione di sottoprodotti del formaggio.

Il termine “Fanta” deriva dal tedesco “Fantasie”, proprio perché l’arancia non c’entrava proprio niente e bisognava davvero fare uno sforzo di fantasia per sentire quel tipo di gusto. Nel 1955, a Napoli, Snibeg produsse per la prima volta Fanta con delle arance, e nel 1960 Coca Cola ne acquistò il marchio.

6. BMW

All’inizio, la BMW produceva motori per aerei. Il logo del noto brand tedesco ancora oggi richiama la sua origine: la parte bianca rappresenta un’elica, la parte azzurra il cielo. Abbiamo già visto quale sia l’importanza del logo di un brand. Non solo come presentazione estetica, ma come elemento di riconoscimento, asserzione di storicità e costruzione di un’identità unica e inconfondibile.

7. Louis Vuitton

Louis Vuitton teneva molto all’esclusività del suo marchio. Una strategia di brand marketing che ancora oggi caratterizza la comunicazione dell’azienda. Si narra che, proprio per mantenere l’esclusività dei suoi prodotti, Vuitton inaugurò la tradizione di bruciare le rimanenze stagionali delle borse invendute a fine stagione. Quando l’esigenza di rendere unico il proprio brand supera quella contabile!

8. Samsung

Samsung nasce dalla traduzione di due ideogrammi coreani che significano “Tre Stelle” (Sam Sung). Byung-Chull Lee, il fondatore, scelse il tre come simbolo di potenza e perfezione, e la stella come simbolo di fortuna e ingegno.

La Samsung era nata inizialmente come azienda di esportazioni e vendita di prodotti coreani essiccati. Iniziò a occuparsi di “mobile” solo nel 1983, cercando di creare telefoni per auto.

9. Bacardi

Facundo Bacardi Masso, originario della Catalogna, si trasferì a Cuba nel 1862, dove aprì la sua prima distilleria in Calle Matadero. Il soffitto del locale era costantemente colonizzato da tantissimi pipistrelli. Ecco perché il mammifero volante è parte integrante del logo Bacardi ancora oggi. 

In questo caso, il logo del brand non ne racconta tanto il prodotto in sé, quanto più la storia. Rappresentare il proprio percorso e l’evoluzione della propria azienda spesso permette davvero di differenziarsi rispetto alla propria concorrenza. Quella che chiameremmo forza dello storytelling.

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chrisinplymouth/flickr

10. Starbucks

Pochi sanno che il nome Starbucks nasce dal celebre romanzo “Moby Dick”, più in particolare dal nome dell primo ufficiale della baleniera che si chiamava, appunto, Starbuck. Ecco spiegato anche il tema marino del brand!

Questa curiosità sul marketing ci insegna anche che quando si vuole ideare un progetto di comunicazione sono moltissimi gli elementi da prendere in considerazione. Dalla grafica al tema, dalla comunicazione aziendale all’allestimento. È anche per questo che ci si rivolge ad un’agenzia di comunicazione: per sviluppare un progetto coerente e globale, che non lasci nulla al caso e restituisca alla propria azienda un pacchetto costruito su misura.

11. Adobe

Tutti conosciamo Adobe per il famoso Reader, molti avranno sentito parlare di “Adobe Photoshop” per il ritocco fotografico e i professionisti conosceranno sicuramente anche “Adobe Illustrator” e “Adobe Indesign”.

Oggi Adobe Systems Incorporated è una software house statunitense nota soprattutto per i suoi prodotti di video e grafica digitale.

John Warnock, cofondatore della società, viveva a Salt Lake City (Utah) e nei pressi della sua casa scorreva un ruscello dal nome Adobe Creek. Da qui, il nome che tutti conosciamo. Quando l’amore per la tua terra natia ti porta a creare uno dei colossi mondiali nel settore digitale!

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